• About
  • Gallery
    • Infografiche
    • Video infografiche
    • I Video del Bradipo
    • Video
    • Vignette
    • Grafica
  • Eventi
  • Contatti
  • Newsletter

Advocacy

Cosa è l’Autismo – Spettro e Neurodiversità

Tiziana - Ottobre 22, 2020
Advocacy

Consapevolezza e Accettazione

Tiziana - Aprile 2, 2020
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Shutdown

Tiziana - Giugno 30, 2020
Advocacy

Autistic Pride Day

Tiziana - Giugno 17, 2020
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Cosa è un Meltdown autistico

Tiziana - Giugno 12, 2020
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Stimming: non serve solo ad essere strani!

Tiziana - Maggio 27, 2020
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Burnout autistico, il costo dell’indistinguibilità

Tiziana - Aprile 28, 2020
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Sensorialità autistica e Sovraccarico sensoriale

Tiziana - Aprile 16, 2020
  • Le Cronache del Bradipo

    Con calma faccio tutto

    Gennaio 13, 2021
  • Le Cronache del Bradipo

    Bradipo ascendente Tapiro della Gualdrappa.

    Dicembre 29, 2020
  • Le Cronache del Bradipo

    Natale buono

    Dicembre 24, 2020
Cosa è l’Autismo – Spettro e Neurodiversità
Advocacy

Cosa è l’Autismo – Spettro e Neurodiversità

Per DSM e manuali diagnostici, è un insieme di deficit, sintomi e compromissioni in ambito sociale, comunicativo e comportamentale. Deficit, sintomo, compromissione: questa è la prospettiva medica dell’autismo e della disabilità in genere. Secondo questo approccio, sono le caratteristiche e peculiarità della persona ad impedirle di prendere parte attiva alla vita sociale e produttiva della comunità. […]

Scritto da Tiziana - Ottobre 22, 2020 - 1821 Views
Continuare a Leggere
 0 1
Consapevolezza e Accettazione

Consapevolezza e Accettazione

Aprile 2, 2020

Quando per una vita ti dicono che sei “troppo” cominci a considerare i tuoi sentimenti inappropriati, se non sbagliati. Impari ad ignorarli perché spesso considerati…

Advocacy
 1 0
Con calma faccio tutto

Con calma faccio tutto

Gennaio 13, 2021

Nessuno mi ha mai permesso di seguire i miei tempi, a scuola prima e sul lavoro poi. Questo ha fatto si che combinassi sempre una…

Le Cronache del Bradipo
 0 0
Bradipo ascendente Tapiro della Gualdrappa.

Bradipo ascendente Tapiro della Gualdrappa.

Dicembre 29, 2020

“Che fai nella vita?” “Boh! Non so che sto facendo, non vedo gente” Da bimba pensavo di essere l’unica al mondo a non avere la…

Le Cronache del Bradipo
 1 0
Natale buono

Natale buono

Dicembre 24, 2020

Ciao a tutti. Vi risparmierò l’ennesimo “anche a voi e famiglia”. È un Natale strano questo, triste per molti purtroppo. Con molti più giorni rossi…

Le Cronache del Bradipo
 1 0
Evidence Based

Evidence Based

Dicembre 22, 2020

Visto che è Natale e siamo tutti più buoni, avevo voglia di complicarmi la vita. Perché ogni volta che in un gruppo un genitore racconta…

Le Cronache del Bradipo
 1 0
È nato prima l’autismo o la gallina?

È nato prima l’autismo o la gallina?

Dicembre 17, 2020

Gli autistici hanno problemi a socializzare, o avendo spesso collezionato delusioni e incomprensioni, diventano evitanti? Gli autistici sono chiusi alle novità, o l’essere sempre messi…

Advocacy
 0 0
In Fila

In Fila

Dicembre 15, 2020

Il gioco aiuta ad imparare, ad acquisire competenze, a sviluppare l’immaginazione, la socialità, a crescere… Giocare è una roba seria insomma. Persone che non seguono…

Le Cronache del Bradipo
 3 0
Dare fastidio

Dare fastidio

Dicembre 8, 2020

Non sono fatta per dare fastidio. O meglio nel tempo ho imparato a non dare fastidio. Me lo sono imposta, così bene che adesso faccio…

Le Cronache del Bradipo
 2 0
La giornata mondiale delle persone, che la società rende disabili.

La giornata mondiale delle persone, che la società rende disabili.

Dicembre 3, 2020

Abbiamo un sistema di valori talmente vecchio e decrepito, da cadere a pezzi. Questo fa paura perché lascia senza più punti di riferimento e allora…

Advocacy
 0 0
La solitudine delle penne lisce

La solitudine delle penne lisce

Novembre 17, 2020

Da sempre quando mi ritrovo in mezzo a tanta gente, mi sento come se fossi sola al mondo. Sola, come un pacco di penne lisce.…

Le Cronache del Bradipo
 0 0
Liberi di sbagliare

Liberi di sbagliare

Novembre 3, 2020

Non indispensabili. Non produttivi. Come se il valore delle persone, la cittadinanza attiva, l’avere dei diritti, dipendesse da questo. Tutti invecchiamo, chiunque potrebbe sperimentare prima…

Advocacy
 0 0
Post più vecchi

Cerca

Chi sono

Chi sono

Subtitle Here

Sono Tiziana. Grafica, autistica, bradipo, nuvola di fumo. Questo spazio mi racconta e vorrebbe raccontare tanti altri come me. Riderò quando avrò voglia di ridere, sarò sarcastica, malinconica, triste, in balia dei miei sbalzi di umore. Potrei anche sparire a periodi, perché non voglio più forzarmi a fare nulla. Se vi va di seguirmi, proveremo ad avventurarci assieme sul pack, senza congelarci troppo le chiappe.

On Facebook

Instagram

... AI LOV IUUUUUU

[Descrizione immagine: bradipo dall'espressione languida dice: "cubetti cubi cu cubi cubi cuuuu"]

#musichette_infami #mi_girano_i_cubetti #rotture_di_cubetti #bradipiinantartide
Con calma faccio tutto.

Nessuno mi ha mai permesso di seguire i miei tempi, a scuola prima e sul lavoro poi. Questo ha fatto si che combinassi sempre una marea di casini immani. E se ne fai tanti, alla fine ti convinci che forse non sei capace e che sbagliare sia la tua prerogativa principale. 

Quando mi è stato possibile seguire i miei tempi, avere pure la possibilità di distrarmi, divagare, saltare da un argomento ad un altro, ho dato il meglio di me. Posso capire che osservare questo modo di condurre le cose possa essere snervante per chi è abituato ad iniziare, svolgere un compito e portarlo a termine in maniera lineare. Lo capisco perché è stato altrettanto frustrante per me adeguarmi ad una modalità che ho capito non mi appartiene.

Il mio cervello non funziona in maniera lineare e per fare una cosa ho bisogno, di calma, silenzio e di essere libera di saltare dalla conclusione all'inizio, prendere tanti pezzi, gettarli alla rinfusa e poi rimetterli insieme dandogli un senso logico.

Non so perché si pensa che metterti qualcuno attaccato alla giugulare a ripeterti ogni 10 minuti: 

"a che punto sei arrivat*?"

possa renderti più produttiv*. 

https://www.bradipiinantartide.com/le-cronache-del-bradipo/con-calma-faccio-tutto/

 [Descrizione immagine: Sfondo grigio chiaro, con sopra un cerchio giallo. Da questo si affaccia il bradipo con espressione determinata, bandana legata sulla testa, camicia jeans, in una posa decisa mentre tira su le maniche. Una scritta accanto al bradipo recita: "We Sloth do it!". Facendo il verso ad un famoso manifesto di propaganda, risalente alla seconda guerra mondiale. ]

#bradipi #lentezza #autismo # autismoraccontatodagliautistici #bradipiinantartide
Modello Medico Vs Modello sociale della disabilità

Per il modello medico sono le caratteristiche e peculiarità della persona ad impedirle di prendere parte attiva alla vita sociale e produttiva della comunità. La disabilità risiede all'interno della persona stessa.

Questa visione si è rivelata limitante e dannosa, finendo per invadere ogni ambito della vita delle persone.

La persona diventa per il mondo e per sé stessa un agglomerato di deficit.

Chi non corrisponde al canone di "normalità" universalmente accettato, è considerato "sbagliato". Canone che però non rappresenta ciò che è giusto, bello o al quale conformarsi. Ma è semplicemente ciò che viene riscontrato più di frequente. La società non è stata educata al diverso, le persone relegate ai margini.

Si parla delle persone in termini si "specialità" o "bontà" (sono tanto speciali, sono tanto buoni). Legittimi bisogni, diventano "bisogni speciali".

"Ma le persone non hanno bisogni speciali, hanno bisogni umani. Perché tutte le persone al mondo sono diverse, quindi la diversità è normale, la diversità è umana! Ed è proprio per questo che dovremmo cominciare a ragionarne in termini nuovi"

Per il modello sociale, è la società a disabilitare le persone con caratteristiche differenti, a causa della sua organizzazione abilista. Una società abilista, discrimina le persone, presupponendo che tutte abbiano un corpo abile e non mette in campo gli opportuni adattamenti che possano consentire ad ognuno di prendere parte attiva alla vita sociale, politica, economica, produttiva...

L'approccio sociale, non parla di deficit ma di differenze, non di sintomi ma di caratteristiche.

Secondo questa prospettiva allora, possiamo definire l'autismo come: una serie di differenze che portano gli individui a muoversi, interagire, percepire ed elaborare il mondo e gli stimoli esteri, in maniera diversa rispetto alla norma.

Trovate il post intero con le relative fonti al link in descrizione.

[Descrizione immagini: serie di 6 diapositive che riportano il testo illustrato precedentemente.]

#modello_medico_della_disabilità #modello_sociale_della_disabilità #autismo #bradipiinantartide
Dicesi “Sisifare”: fare come Sisifo

Quando arranchi e ti sembra che portare a termine un semplice compito abbia tutta la leggerezza di chi spinge un masso lungo uno scosceso pendio. E fermarsi è improponibile perché un attimo di incertezza, rischia di farti travolgere.

Sotto a quel masso ci sono finita un’infinità di volte e fa male, non solo alle ossa. Quindi da un po’, ho iniziato a darmi il permesso di essere stanca, a spostarmi dalla traiettoria per far precipitare a valle il mio masso personale e poi, quando ho rifiatato, lo vado a riprendere e ricomincio a salire, fino alla prossima. 

Uno dei miei primi post parlava proprio del SISIFARE:
https://www.bradipiinantartide.com/le-cronache-del-bradipo/resilienza-e-calzini-spaiati/

P.S. Sono un’autistica che non ama i cambiamenti (soprattutto quelli improvvisi), che ha disperato bisogno di routine per stare bene, ma che allo stesso tempo si annoia tremendamente quando tutto è sempre uguale. Ho bisogno di stimoli continui per stare bene, quindi ogni tanto devo cambiare qualcosa, fosse anche la posizione di un quadro o una sedia. Ho deciso di sperimentare nuovi mezzi e risorse, anche per velocizzare un poco i processi di lavorazione delle vignette. Sto facendo davvero tante cose in questo periodo e vorrei continuare a fare non dico tutto, ma almeno una parte di quello che ho fatto fino ad ora nella pagina, allora ho lasciato la sponda e ho iniziato a smettere di avere paura di disegnare. Questo è un primo risultato, probabilmente arriverà ancora qualche piccolo aggiustamento, ma per sommi capi, questo è il nuovo bradipo.

[Descrizione immagine: il Bradipo intento a spingere un grosso masso, su per un pendio scosceso, dice: "e si ricomincia... (spero)"]

#sisifare #stanca_io #pausa #si_ricomincia #o_almeno_spero #Sisifo #autismo #cambiamenti #routine #BradipiinAntartide
DLIN DLON  Informiamo i signori passeggeri che tutti i trenini di capodanno in partenza, sono stati cancellati. Ci scusiamo per il disagio  DLIN DLON

[Descrizione immagine:  tabellone dei treni in partenza. Le destinazioni segnate sono: AEIOUY, Brigitte Bardot, Ahi Ahi Caramba, Meu Amigu Charlie, Pe Pe Pe Pe Pe Pe, Zazuera. Accanto ad ogni destinazione, la parola: cancellato.]

#birigitte_bardot_bardot #capodanno #bradipiinantartide
Bradipo ascendente Tapiro della Gualdrappa.

"Che fai nella vita?"
"Boh! Non so che sto facendo, non vedo gente"

Da bimba pensavo di essere l’unica al mondo a non avere la minima idea di cosa doveva fare e come farlo. Mi avevano scaraventato sulla terra senza libretto d’istruzioni e ci provavo a non fare casini, però la roba cascava di mano, le persone non le capivo, a fare le cose mi stancavo e avevo voglia di raggomitolarmi su me stessa aspettando che la valanga si placasse.

Non si placava, quindi ad un certo punto ho dovuto cominciare ad improvvisare. Ma ad improvvisare bisogna esserci portati, se no è panico tutto il tempo.

E allora panico fu.

Non mi pareva di vedere altri fare la stessa fatica, alcuni erano così convincenti, che i loro gesti sembravano guidati da una mano divina. Forse ero troppo presa a non avere idea di quello che stavo facendo, o forse era tutto davvero come appariva: facile per gli altri, impossibile per me.

Oggi naturalmente so di non essere la sola a faticare. So che c’è tanta gente che ci prova, riuscendoci più o meno bene a non farsi sgamare.

Dopo tutto questo tempo e pratica fatta a suon di muri in fronte, magari potrebbe sembrare che anche io sappia abbondantemente il fatto mio. Ma non è così fidatevi. Io so solo che sono Bradipo ascendente Tapiro della Gualdrappa, tutto il resto è ancora panico.
P.S. “Oscoropo” non è un refuso (per una volta).
Visto che è Natale e siamo tutti più buoni, avevo voglia di complicarmi la vita.

Perché ogni volta che in un gruppo un genitore racconta la sua brutta esperienza con aba, arrivano a frotte a dire che: “No, quello non era vero aba” ?

Fermo restando che sia possibile che uno o qualche terapista non sia stato attento a lezione e che quindi abbia lavorato male. Ma qui sono sei anni che vedo le testimonianze di questo tipo aumentare. E ho il sospetto possano essere molte, molte di più, perché in tanti non si esprimono per evitare discussioni interminabili con persone che sbucano pure da sotto le pietre ripetendo ossessivamente:

“NO! Non è possibile! Evidence Based! È scienza! Tutta colpa del terapista!”

Quindi cosa sta succedendo esattamente? Il numero dei terapisti non attenti a lezione, si moltiplica in maniera esponenziale per colpa di qualcosa nell’aria? O forse, aba non è tutta sta gran cosa? Spesso pure controproducente? Mi faccio domande, sempre perché sono piena di dubbi.

Volevo dire a tutti che vi ho voluto tanto bene e che ogni riferimento a fatti e persone realmente esistenti o immaginarie, è puramente casuale.

https://www.bradipiinantartide.com/le-cronache-del-bradipo/evidence-based/

[Descrizione vignette: nella prima il bradipo cammina per strada. Sotto ad un marciapiedi ci sta uno strano tipo (mezzo papero, mezzo Pennywise), che gli dice: “PSSS”. Nella seconda vignetta, il tipo dice: “ehi bimbo lo vuoi un pallonciano?”. Nella terza il bradipo risponde: “no grazie”. Nella quarta si vede il tipo a mezzo busto. Ha la testa grande e capelli rossi, trucco sugli occhi, un vecchio vestito color avorio. In mano un palloncino blu con scritto sopra: “ABA”. Nell’ultima vignetta il bradipo esclama: “bah!” il tipo gli chiede: “hai detto aba?”]

 #dubbi, #evidencebased #domande #aba #aba_detector_attivato #salva_aba_agliuto #espatrio_arrivederci
Non mi ricordo più quello che dovevo dire

[Descrizione immagine: bradipo dall'espressione sorridente dice: "P Sherman, 42 Wallaby Way, Sydney !"]

#memoria_di_merda #chi_sono_io? #cosa_stavo_dicendo?
È NATO PRIMA L'AUTISMO O LA GALLINA?

Gli autistici hanno problemi a socializzare, o avendo spesso collezionato delusioni e incomprensioni, diventano evitanti?

Gli autistici sono chiusi alle novità, o l’essere sempre messi in dubbio e non validati nelle loro percezioni li spinge a non fidarsi delle proprie sensazioni e del mondo?

Gli autistici hanno comportamenti problematici, o il fatto che i loro bisogni non vengano frequentemente riconosciuti come legittimi li spinge a sentirsi frustrati e a sperimentare scoppi d’ira?

Gli autistici sono rigidi, o visto che i segnali che ricevono dal mondo sono incoerenti (inducendoli in errore), quando trovano qualcosa che funziona, non la lasciano più?

Gli autistici sono più bravi a riconoscere gli schemi, o il di dover trovare il prevedibile in quello che appare imprevedibile, li rende inclini a ricercare delle regole nella realtà?

Potrei fare diversi altri esempi, di comportamenti definiti l’origine di un problema da risolvere, e che in realtà sono una reazione a qualcosa, la manifestazione di un disagio, un meccanismo di autodifesa, una strategia di adattamento percepita dall’esterno come disfunzionale, ma che spesso è semplicemente il meglio che si riesce a fare in determinate condizioni.

A essere messo sotto esame e risolto dovrebbe essere quindi ciò che sta a monte, ovvero l’azione non la reazione. Invece mettiamo sotto i riflettori la reazione definendola sintomo e provando a correggerla o a limitarla. È come se venissi messa in castigo perché dopo essermi scottata una mano mi sono messa a piangere.

Sappiamo come sia davvero un autistico al netto di queste reazioni indotte, visto che nessuno ancora ti cresce autistico (come dice Alice sodi nell'articolo che vi linko in descrizione )?

Queste forse a qualcuno potrebbero apparire delle generalizzazioni o eresie pure e semplici, io ho dei dubbi, continuo a farmi domande e ve le lascio qui. Vedete voi.

Follow

Newsletter

Vuoi rimanere in contatto con il Bradipo che è in te? Iscriviti.

Bradipi in Antartide - Manuale di sopravvivenza - Copyright 2019

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkPrivacy policy