Bradipo on the road
Per tanto tempo ho fatto molta fatica a fare diverse cose da sola, cose che erano fonte di terrore paralizzante. Stare in mezzo a tanta gente, ad esempio, e uscire di casa da sola. La combo di entrambe poi, pensavo di non arrivarci mai a superarla. Sono andata in evitamento per taaanto sentendomi troppo spesso carente, dipendente (o mi ci facevano sentire), mentre la cosa che agognavo di più in assoluto era l’indipendenza. Raggiunta la quale, avrei potuto fare le cose tutta da sola e anzi pensavo proprio che non mi sarei rapportata più con nessuno, avrei potuto farne a meno raggiunta la completa autonomia. Fino a quel momento però, avrei avuto bisogno di parlare con questo e quello anche solo per rispondere ad un saluto, cosa che mi metteva addosso un’ansia indicibile. Cresciuta in pieni anni 80, la società mi ha rimandato per tutta l’adolescenza quest’immagine della persona indipendente che non aveva bisogno di nessuno e io quello volevo. Non volevo aver bisogno di nessuno, ma allo stesso tempo stavo male nel mio isolamento, cercavo persone affini e anche qualcuno che mi salvasse da tutta quella confusione.
Qualche giorno fa, ho affrontato la combo malefica di cui sopra: il primo viaggio tutto da sola e c’era anche tanta gente, tanta.
Ho pensato per tutto il tempo:
“ommmiodddio, terrore, agliuto!!!”
Ma anche che finalmente eccola l’indipendenza!
E tornatomi in mente quello che avevo sempre pensato in merito, per la prima volta quell’idea di coltivata negli anni, mi ha fatto venire l’angoscia. Non era indipendenza, era una sorta di sovranità personale che avevo immaginato per mettermi al riparo dal mondo e dalle persone che non capivo e che erano una fonte di ansia continua.
Mentre cercavo del cibo gluten free, di beccare il treno giusto, non perdermi col navigatore, ho pensato anche che negli anni tutte le cose belle che mi sono capitate, sono arrivate quando sono stata capace di aprirmi, quando mi sono resa disponibile al confronto (a mio modo naturalmente). Poi ho continuato a camminare pensando nel frattempo:
“Ommiodddio, terrore, agliuto!”
Ringrazio per l’idea del “Bradipo on the road” Marvin Visonà che mi ha fatto ridere moltissimo mentre ero intenta ad affrontare la giungla d’asfalto. Danilo per il supporto e per avermi aiutato con i biglietti e le coincidenze dei treni, Roberto e Alice per la guida in metropolitana (lì davvero mi sarei persa), Alessia per avermi spronata, chi era (fisicamente o meno) alla presentazione per la discussione interessante, Immanuel Casto per il suo post di ieri.
Ti è piaciuto il post? Vuoi rimanere sempre aggiornato? Iscriviti alla Newsletter o lascia un like alla mia pagina Facebook. Ci trovi anche su YouTube, Instagram e Twitter
Nessun Commento