Il Bello e il Brutto
Le Cronache del Bradipo

Il Bello e il Brutto

Ho bisogno di vedere il bello nel mondo per compensare l’effetto di tutto il brutto.

E mi piace scovarlo negli angoli più nascosti dei posti che abito.  

Puoi trovarlo dappertutto, basta guardare da angolazioni differenti, non farsi sovrastare dal brutto che sembra fare più notizia, tanto da ritrovarmi spesso sopraffatta.

Cerco il bello tra pareti scrostate, sassi, paesaggi, ma anche nelle persone.

Che è più difficile mi dicono, soprattutto se interagire col prossimo non è proprio il tuo forte.

Spesso non le ho capite e non le capisco, ma ho sempre cercato e scovato il bello, in una ricerca che mi ha sempre appassionato moltissimo. E lo vedevo proprio in tutti, tranne che in me che ero solo tutto il brutto possibile. Bisognava imparare dal bello di tutti gli altri allora.

Poi ho smesso

Iniziando a vedere tutto il bello che c’è anche in me.

Ad ammirare come si mescolava col brutto. A vedere come nel brutto c’è un po’ di bello e nel bello un po’ di brutto. Come nelle mie foto. Magnifica mescolanza di unicità e imperfezione.

Imperfezione che è in tutti, proprio in tutti.

Non c’è essere perfetto o fatto solo di lati belli. Ed è l’unica cosa ad essere perfetta a questo mondo.

Questo l’ho imparato solo di recente perché ho solo 8 anni + altri 39. Trentanove anni in cui la mia identità è stata costruita comparandosi giorno dopo giorno con tutto quello che non ero.

Ciò ha finito per farmi percepire le mie peculiarità come incapacità, come qualcosa di sbagliato, di brutto.

Interiorizzarlo per tutta la vita e poi smontarlo, non è stato semplice. Questo modo di vedermi ha cominciato a venir giù subito dopo la diagnosi, per questo dico che ho 8 anni. Come molti altri autistici raccontano: è stato come nascere di nuovo.

Avere nuovi occhi.

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Scritto da Tiziana - Settembre 14, 2021 - 2102 Views

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