Puntuale come Explorer, arriva il post sulle feste, come avevo preannunciato qualche settimana fa. Speravo di finirlo prima, ma sto più abbradipata del solito, pazienza 😅
Il titolo è un’orrenda generalizzazione lo so, ma è un fumetto glielo si può perdonare. In realtà ho descritto come percepisco io le feste, ma gli algoritmi ste cose non le capiscono, quindi andiamo di generalizzazioni.
Nel particolare si parla di lucine intermittenti che sono il male. Quelle a luce calda sono ok, quelle intermittenti però sono il male sempre. Chiedete ai vostri bimbi, amici, fratelli, sorelle… autistici se le gradiscono. Altrimenti meglio montare direttamente delle luci stroboscopiche che l’effetto è lo stesso.
Chi non ama il cenone di Natale?
Io! Si mangia per nutrirsi, non per scoppiare. La lasagna è ok per quanto mi riguarda, ma con i mattoni ci si costruiscono le case non le porzioni di pasta. Importante anche il colore delle stoviglie. Ho scongiurato il peggio in extremis quando uno dei miei pargoli alla visione delle stoviglie color oro mi fa: “mamma, questo colore mi fa vomitare”. Accertatevi prima, se volete evitare disgustosi fuori programma.
I maglioni natalizi hanno delle fantasie stupende. Quest’anno ne ho scovato uno con Baby Yoda… ma sono fatti sol filo spinato il più delle volte. Perché!!!???
L’atmosfera calda, le luci, quella cosa allo stomaco quando compri i regali per le persona che ami… tutto fantastico, se solo fosse vero. Le contraddizioni evidenti di quei giorni, fanno star male. Sembra tutto senza senso, tutto una finzione, una bugia.
Babbo Natale, la magia per i bimbi, che bello. Peccato che provochi terrore e insonnia. Infatti a casa mia Babbo Natale arriva massimo alle 10 e mezza e la Befana si ferma a casa dei nonni.
L’ultimo dell’anno è la cosa più triste in assoluto per me. Un anno passa, ti senti costretto a fare bilanci, buoni propositi e a divertirti. Se non ti diverti quella notte, che l’indomani potrebbe benissimo essere il 32 gennaio, sei ufficialmente stran*. Queste occasioni di felicità e divertimento forzato mi provocano uno straniamento potente. Mi ritrovo a pormi domande sull’esistenza e sul senso di tutto quello che mi accade intorno. Mi sento lontana da tutti e questo può provocare molta solitudine. Non riesco proprio a capirlo e poi odio i trenini Brigitte Bardot. Per non parlare del conto alla rovescia con spari annessi.
Molto meglio un bel film in compagnia delle persone a cui vuoi bene. Le lenticchie a mezzanotte ok, ma senza zampone che è troppo grasso.
So che adesso delle osservazioni di questo post non ve ne fate niente, ma avevo detto che avrei fatto il post sulle feste e lo dovevo fare (altrimenti mi sarei sentita una persona orribile), lo ricondivido il prossimo anno promesso.
Ricordatemelo.
[Descrizione immagini: Striscia di 11 vignette. Nella prima c’è scritto: “puntuale come Explorer (con il logo): Le feste per una persona autistica Vs il resto del mondo. La scritta è blu e verde su sfondo circolare giallo. Nella seconda vignetta c’è una donna che ammira estasiata un albero con palline argento e blu e le lucine azzurre. Dice: “che belle le lucine intermittenti”. La didascalia in alto dice: “l’albero per me”. Nella terza c’è sempre l’albero, ma le luci sono molto intense e in alto spuntano delle luci stroboscopiche e una palla da discoteca. In mezzo c’è Tiziana completamente fuori uso con gli occhi che girano a spirale. In alto la didascalia dice: “l’albero per me”. Nella quarta vignetta la didascalia dice: “il cenone per gli altri”. Sotto ci sono tre persone sedute davanti ad una tavola imbandita. C’è una teglia con un tacchino intero e una di lasagne. Nella quinta c’è Tiziana con un imbuto in bocca costretta ad ingurgitare il tacchino a forza. Nella sesta la didascalia dice: “i maglioni natalizi”. Sotto ci sono Un ragazzino biondo con cappello e maglione natalizio, con l’espressione contenta. Accanto c’è Tiziana con un maglione verde fatto di filo spinato e l’espressione atterrita. Nella settima la didascalia dice: “l’atmosfera”. C’è un ragazzino con mascherina chirurgica che dice: “si respira l’armonia”. Più avanti due auto tamponano e i conducenti litigano per un parcheggio. Uno dice: “C’ero prima io!”. L”altro dice: “antameee!”. Nell’ottava la didascalia dice: “Babbo Natale”. C’è una mamma che dice ai suoi due bimbi di andare a letto: “andate a nanna che stanotte babbo natale ci porta i regali”. I bimbi dicono “evvivaaa”. Nella nona c’è una piccola Tiziana con le coperte fin sotto al naso con aria terrorizzata che pensa: “chi è sto tizio che può entrare indisturbato in casa nostra nel cuore della notte? E se fosse un serial killer? Stiamo affidando le nostre vite ad un tizio mai visto, ci rendiamo conto? Perché dovrei fidarmi? Io non chiudo occhio! Vecchio, non avrai la mia pelle! Oddio che è sto rumore?!”. Nella decima la didascalia dice: “L’ultimo dell’anno”. Ci sono 5 persone che fanno un trenino e cantano “Brigitte Bardot Bardot…” Accanto ci sono dei pianeti e la terra. Sotto c’è Tiziana che pensa: “Siamo piccoli, granelli microscopici in balia dell’infinito. Siamo niente, quando invece pensiamo di essere tutto. L’universo se ne fotte dei nostri trenini di capodanno e questo mi rassicura e fa sentire bene. Continua a girare tutto nonostante noi.” Nell’ultima ci sono dei fuochi d’artificio che scoppiano improvvisi e Tiziana esclama spaventata: “Botta ri sali”. Sotto il significato dell’esclamazione “Botta ri sali” tutte le volte. Che per i non siculi vuol dire letteralmente: “colpo di sale”. Termine usato a mo’ di esclamazione in seguito ad uno spavento o ad un infortunio. Si pensa lo dicessero i minatori delle miniere di sale sbattendo la testa contro le anguste pareti rocciose. Viene usato anche come improperio all’indirizzo di qualcuno, affinchè rimanga stecchito rigido come un blocco di sale. Scegliete voi il significato più adatto alla situazione.]
Scritto da Tiziana
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Gennaio 24, 2022
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