Le restinpiadi di Dimostrismo
“Posso fare tutto!” Ti dimostro che non sono meno di nessuno:
è il “dimostrismo”
Ma mica tutti riescono a fare tutto però.
Non posso arrampicarmi a mani nude perché non ho forza nelle braccia
Non posso fare la ruota perché mi schianto contro i muri
Non posso fare una spaccata perché… perché mi spaccherei
Non posso fare un sacco di altre cose e voglio poter dire: non ce la faccio. E non ce la faccio per davvero soprattutto in questo ultimo periodo.
Voglio essere libera di poter dire “non lo so fare” o “non ce la faccio” per alcune cose o in alcuni momenti. Dire “posso fare tutto”, è un po’ come dire che “DEVO fare tutto” e fa sentire di c4cc4 chi non ce la fa. E sono in tanti a non farcela perché alcune cose non sono nelle loro corde o perché al momento gira così e non devono sentirsi in colpa o deficitari per questo. In fondo, non si pretende da nessuno sapere o riuscire a fare tutto sempre. Io invece ammetto di sentire una grande pressione psicologica in merito. Devo riuscire a fare questo o quello per considerarmi autonoma. Il punto dal quale sono partita (ovvero il fatto che otto anni fa avessi paura di uscire di casa e pure della mia ombra) e tutto quello che sono riuscita a fare nel frattempo non conta: non so fare tanto altro! Questo genere di pressione nega l’umanità delle persone, che possono sbagliare, non sapere o non voler fare.
Rientra nei loro diritti.
Ci si ritrova con un carico pesantissimo sulle spalle, ma in compenso ti dicono quanto tu sia speciale, meraviglioso e udite udite:
Resiliente!
Perché? Perché sopporti sostanzialmente
Ma cosa sopporti? Ovvio, la tua condizione, che notoriamente ti fa fare una vita di m3rd4 che tu combatti stoicamente per dimostrare al mondo e a te stesso che puoi fare tutto… NONOSTANTE.
C’è un equilibrio sottile tra lo sfidare i limiti propri o altrui, imparare cose nuove, acquisire nuove abilità, apprendere competenze e l’accanimento che porta a sentirsi inadeguati alla lunga. Questo non vale solo per me o per “gli autistici come me” (come direbbe qualcuno), ma per tutte le persone autistiche e vale anche per tutti coloro i quali sperimentino delle difficoltà a fare le cose da soli per i motivi più disparati.
È pieno così di gente resiliente, tanto brava a sopportare e più sopporta e più è resiliente e più è resiliente più è meravigliosa.
Ci ispira.
Allora a quando i campionati di sopportazione e martirio?
L’ultimo che rimane in piedi prende una medaglia!
Le restinpiadi!
(Questo post nasce da una riflessione annotata sulla chat che ho con me stessa e che ho letto e riletto nell’ultimo periodo in cui mi è capitato un po’ troppo spesso di darmi addosso per non “riuscire a fare”.
Appoggio qui per me (in primis), sperando possa essere utile anche ad altri, che stanno vivendo situazioni simili.)
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