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L’interocezione, è la percezione delle informazioni “interne” al nostro corpo, come la sete e la fame ad esempio. Ma come funziona? Recettori diffusi in tutto il corpo, mandano messaggi al cervello che vengono interpretati e tradotti in altrettanti stimoli/sensazioni. Come: fame, sete, freddo, caldo, bisogno di andare in bagno… Assieme gusto, vista, udito, olfatto, tatto, propriocezione ed equilibrio, è uno dei nostri sensi.
Il sovraccarico sensoriale, si verifica quando qualcosa sovrastimola uno o più sensi. Queste informazioni, in competizione tra loro, arrivano al cervello tutte insieme cosa che rende molto difficile processarle tutte. Non si riesce a stabilire una priorità tra quelle importanti e lo sfondo, quindi si va in modalità fuga/attacco. Un meccanismo fisiologico che si è sviluppato nel corso dell’evoluzione, per aiutarci a sopravvivere agli attacchi dei predatori.
Per Stimming, si intende la ripetizione di uno o più comportamenti. Tutti “stimmiamo” in qualche modo, compiamo gesti, piccoli o grandi che ci aiutano a scaricare il nervosismo. Nel caso degli autistici è la frequenza e la rilevanza che hanno questi gesti a renderli un importante mezzo di autoregolazione. Può interessare uno o più sensi e ve ne possono essere vari tipi: Mentali, Vocali, Fisici, Tattili, Olfattivi, Visivi, Uditivi. Lo Stimming aiuta a lenire gli stati ansiosi, a stimolare l’apprendimento, ad esprimere e processare le espressioni e/o le informazioni, a comunicare…” Poi ancora: “Quando si estremizza, segnala uno stato di disagio e sofferenza. Quindi è importante non bloccarlo a prescindere. Bisogna invece imparare ad interpretarlo, per identificare le situazioni che provocano stress. Per gli autistici non verbali, è un importante mezzo per comunicare il proprio stato d’animo. A maggior ragione bisogna riconoscere allo Stimming la giusta importanza.
Il Meltdown, è una risposta fisiologica e involontaria del corpo che si innesca in seguito all’accumularsi e al combinarsi di troppi stimoli che generano frustrazione e sopraffazione. In genere, tutto quello che è eccessivo, imprevisto e non evitabile (come gli stimoli sensoriali degli ambienti che si frequentano quotidianamente), fa accumulare molta ansia. Il non poter dire “basta” o esprimere il proprio disagio, perché non verbali, piccoli e quindi poco consapevoli o il non potersi sottrarre, è molto frustrante e genera un enorme stress e senso di impotenza. L’accumulo di queste emozioni nel tempo, può portare al meltdown. Spesso, l’episodio scatenante, non ne è sempre la causa o almeno non la sola. Quindi se lo scoppio segue ad un avvenimento per voi irrilevante, sappiate che è stata solo la classica goccia che fa traboccare il vaso. Ma che dietro ci stanno ore, se non giorni di accumulo di stimoli avversi ed eccessivi.
La neurodiversità, indica la variabilità cerebrale all’interno della popolazione umana. Cioè in parole povere, tutti i tipi di “mente” esistenti al mondo. È un fatto biologico che il cervello di ogni persona sia diverso da ogni altro, rendendo unico ogni individuo. Se accettiamo questo, accettiamo il concetto stesso di Neurodiversità o di diversità cerebrale.