Perché?
Tanti comportamenti autistici, sono in realtà il risultato di anni di stress molto spesso non validato e riconosciuto.
Da sempre, fin da piccolissimə, vieni bombardatə da stimoli per te dolorosi. Stimoli che sugli altri non sembrano avere lo stesso effetto che hanno su di te. Questo effetto, spesso molto importante, finisce per non venir mai validato da nessuno.
Sei il più delle volte: “esageratə”, “drammaticə”, “ti immagini le cose”… alla fine finisci per convincertene tu stessə che ti stai immaginando tutto. Pensi di avere chissà quale problema o di essere davvero una cattiva persona a monopolizzare così l’attenzione e la preoccupazione di tutti.
Può capitare di finire con l’avere paura di ogni cosa, oppure col tempo, di individuare quelle cose che fanno stare bene, e fai, mangi, vuoi solo quelle. Quelle abitudini, diventano un porto salvo, una boa alla quale aggrapparsi.
Se in mezzo al caos trovi una sorta di regola ben verificata, hai trovato l’antidoto per l’ansia. Il modo, per affrontare una realtà caotica composta da una massa di persone, suoni, luci, situazioni, comportamenti, parole… Un casino immane che atterrisce.
Prevedibilità è salvezza
Non avendo spesso termini di paragone, o la possibilità di confrontarsi con qualcun altro che sperimenti le medesime esperienze e reazioni, il più delle volte l’entità di ciò che è imprevedibile, può crescere fino ad occupare tutto lo spazio disponibile al mondo.
Ho interiorizzato nel tempo un disagio difficile da spiegare e un estremo bisogno di prevedibilità, percepito dall’esterno come “rigidità”. Uscire dai binari già rodati, era impensabile.
“Perché fai sempre così?”
“Perché non fai così invece?”
Domande ripetute di continuo, domande che mi ripetevo di continuo.
Non riuscivo a darmi una spiegazione e avendo da sempre l’ossessione di capire le cose e di capirmi, finiva con l’innescarsi una spirale di ansia infinita. Il fatto che queste mie strategie derivanti dall’evitamento, risultassero altrettanto poco comprese, mi faceva sentire doppiamente un fallimento.
È importante capire cosa ci sia dietro e non è una colpa non essersene resi conto prima, ho brancolato nel buio per degli anni pure io. È importante però cominciare a tenerne conto, iniziando a riconoscere e validare le reazioni derivanti da possibili stimoli avversi.
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