Prosit
Si ritiene che una volta appresa una competenza, questa sia ormai acquisita a vita e si da per scontato, che tu sia in grado di portarla a termine sempre.
Se “ieri” ci riuscivi, ci dovrai riuscire pure oggi, domani o domani l’altro.
Ehm… no
Ok, “ieri” ci riuscivo senza problemi forse. Era facile come bere un bicchier d’acqua “ieri”, tanto da chiedersi:
“ma non era autistica lei?”
E invece “oggi” non riesco più. Oggi è già tanto se riesco a mettere un respiro dietro all’altro, se riesco a ricordarmi come mi chiamo. “Oggi” potrei annegarci tranquillamente dentro al bicchier d’acqua.
Nessuno al mondo “funziona” sempre allo stesso identico modo. Ci sono le brutte giornate, i brutti periodi, ci sono perfino i burnout. Tutto nella norma per le persone a sviluppo tipico, ma non è contemplato per le persone autistiche. Una volta affibbiata un’etichetta di funzionamento, devi starci dentro a vita. Una volta appreso qualcosa, devi farlo sempre allo stesso modo. Ma quelle sono le macchine.
O è per questo che si parla di funzionamento?
Qui si parla delle etichette di funzionamento e di tanto altro:
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