Selettività alimentare ne abbiamo?
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Selettività alimentare ne abbiamo?

Personalmente pensavo di no, poi a 42 anni ho scoperto di essere celiaca ed è stato difficilissimo abituarsi a mangiare cibi nuovi. Tanti surrogati che avrebbero dovuto sostituire i vecchi alimenti, proprio non mi vanno giù per consistenza e sapore, allora ho smesso di mangiare parecchie cose che prima mi piacevano e non poco.

Da allora mi sono accorta che la mia alimentazione era essenzialmente costituita da pochi alimenti che alternavo a rotazione. Alcuni li mangiavo quasi tutti i. giorni, avrei potuto vivere solo di spaghetti, tonno e parmigiano. Adesso ce ne sono di nuovi (ci è voluto un po’ per capire quali), che alterno e preparo sempre allo stesso modo:

poco olio, poco sale, pochi/zero aromi, no intingoli, no fritture

Preparo un sacco di piatti tristi (come li chiamano i miei figli), perché non amo i sapori forti. Per un periodo mi piaceva mangiare piccante, ma è durata poco, adesso sono per i sapori tenui, non invadenti.

Una figlia su tre condivide i miei stessi gusti e con lei ho penato non poco sul versante alimentazione quando era più piccola. Mangiava pochissimi alimenti ed esclusivamente bianchi e poco saporiti: pasta in bianco, latte e qualche biscotto.

Ci è voluto un po’ perché iniziasse a variare. Non forzandola, piano piano ha cominciato a voler assaggiare e adesso diciamo che ha un’alimentazione completa.

Visto che gli altri due invece prediligono i sapori forti invece (tanto che da piccolissimi mangiavano limoni a morsi e con la buccia), devo passare a prendere le ordinazioni, perché è un casino ricordare chi mangia cosa. Una manna per una persona che non ama cucinare, che brucia pure l’acqua sul fuoco, che scorda il sale e che puntualmente scuoce la pasta per essersi distratta un decimo di secondo

“Giuro ho appena distolto lo sguardo ed era già colla”

I miei figli sono gli unici che alla mensa scolastica mangiano tutto senza fiatare. A detta loro, il risotto alla zucca che preparano lì è inarrivabile.

Mi fanno tutti dei gran complimenti circa il loro grande appetito e sulla poca schizzinosità, ebbene non è che non sono schizzinosi, è che li ho temprati, tanto da chiedere il bis della pasta con le lenticchie pure alla mensa dell’ospedale.

Ho trovato un modo molto personale per combattere la selettività alimentare:

cucinare di m3rd4 così tutto il resto sembrerà loro paradisiaco

Scherzi a parte, quando ero piccola vigeva il “o ti mangi questa minestra…” e potevo stare le ore seduta a tavola a piangere perché quella carne che “mi faceva tanto bene”, mi lasciava una patina di grasso disgustosa sul palato e nonostante la masticassi per ore, non riuscivo proprio a mandarla giù. Perché il colore di quella cosa sul piatto somigliava troppo alla pupù o perché troppo molle, appiccicaticcia…

I primi tempi da genitore alle prese con tutto questo, ho fatto qualche cavolata. Non è stato facile, ho imparato scoprendomi.

L’ora dei pasti è un vero casino dal punto di vista organizzativo, ma da un po’ colleziono anche qualche complimento:

“Mamma non sa di niente… mmm BUONO!”

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Scritto da Tiziana - Ottobre 4, 2022 - 1469 Views

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