La tribù dei Piedi Lenti
Bradipo vuol dire letteralmente: Piede lento. Infatti si muove poco e mal volentieri. Quando non mangia, dorme. Sonnecchia per quasi 20 ore al giorno.

Mantiene una temperatura corporea insolitamente bassa, per tal motivo, predilige gli ambienti molto caldi.
È un solitario.
Gli unici contatti sociali, li intrattiene quell’unico giorno a settimana in cui scende dal ramo ad espletare le sue funzioni corporali. In quel frangente, socializzano pure i coleotteri, microrganismi, batteri, falene e alghe che dimorano a centinaia tra la sua folta pelliccia. Deponendo le uova nella sua cacca fumante. Che vita di merda.
Anche i bradipi traslocano, ma solo le femmine.
Il bradipo maschio, passa tutta la sua vita sullo stesso albero. Abitudinario e pantofolaio fino alla morte.
Il nuovo nato rimane attaccato al pelo della madre, che lo allatta per il primo mese e gli passa i suoi parassiti (che tenerezza). Fino a sei mesi dalla nascita: quando già abbondantemente svezzato, le fa gentilmente capire di essere di troppo. Che già lui e i suoi coleotteri costituiscono una folla.
Quindi alla sconvolgente velocità di 67 mm al secondo, mamma Bradipo raccoglie, muschi e alghe e va via senza voltarsi indietro a salutare quell’ingrato di suo figlio.

Non è sempre stato così.
Il bradipo terrestre del pleistocene infatti, era dotato di una discreta agilità e poteva raggiungere le 3 tonnellate di peso. Per fortuna non si arrampicava sugli alberi, perché avrebbe deforestato l’intero pleistocene. Deve essersi messo a dieta o in seguito a ripetute delusioni amorose, è dimagrito e si è evoluto fino a diventare il bradipo che tutti noi conosciamo e amiamo.
Ma perché il bradipo è così lento?
Vuole starci sui coglioni, snervarci? No, madre natura, ha concepito un geniale e potente mezzo di autoconservazione. I predatori naturali del bradipo, sono molto sensibili al movimento e se ti muovi al rallentatore, non ti fai mai lo shampoo e sei impestato di alghe verdastre, risulti pressoché invisibile.
Che succederebbe allora, se fosse spostato in un ambiente estremo e in culo al mondo come l’Antartide ad esempio? Non ci sarebbero più i suoi predatori naturali a cacciarlo, quindi la lentezza, non avrebbe più funzione alcuna, se non rappresentare un evidente indizio di congelamento.
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