Negazioni
Manuale di Sopravvivenza per Bradipi in Antartide

Negazioni

Non avendo nessuno in cui rispecchiarsi, crescendo alcune sensazioni non vengano comprese, validate o rimanere senza un nome. Si danno spiegazioni erronee a questi frequenti e misteriosi malesseri. Oppure, visto che non se ne conoscono le origini, si finisce col concludere che si tratti di esagerazioni… o peggio, di invenzioni belle e buone.

Alla lunga questo ti porta a dissociarti dalle tue sensazioni e spesso anche dal tuo stesso dolore. Questa negazione rende lo stare di merda per tutto il tempo: “normale”.

Ti abitui in pratica.

Tanto che mi sono resa conto di avere sempre avuto mal di testa, quando per la prima volta ho indossato delle lenti scure di colore marrone. Mi sono ritrovata a passeggiare fischiettando durante una di quelle tremende giornate dal cielo coperto e bianco.

Troppo spesso ho messo in dubbio le mie sensazioni perché nel tempo ho imparato a ritenerle inattendibili e quindi, ad ignorarle. Il passo successivo è stato imparare ad ignorare sentimenti ed emozioni. Tanto che adesso mi è difficile districarmi nella mia emotività che talvolta è un vero mistero.

Neanche tanto tempo fa, imputavo erroneamente questa confusione all’ autismo.

Mi succede ancora troppo spesso di mettere in dubbio le mie percezioni. Come quella volta in cui mi svegliai per il terremoto e pensai di averlo immaginato, imputando il frastuono ai fantasmi.

È davvero difficile non seguire sempre lo stesso schema, ma averlo visto è già un inizio.

Nessuno Bradipo e/o pinguino, è stato maltrattato durante la realizzazione si questa striscia.

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Scritto da Tiziana - Maggio 3, 2022 - 1163 Views

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